Nell’oasi del silenzio è la melodia più bella,
tutto sta lontano come l’orizzonte
e l’eternità è l’intervallo tra due passi.
Quando da lei lo sguardo s’apre lentamente,
i miei pensieri vagano silenziosi tra le stelle
mentre la mia anima il ricordo abbraccia
e penso che, forse, potrò di nuovo vestire un sogno,
dividere l’odio dall’amore,
sapere dov’è il bene ed il male,
vivere l’eternità o il nulla e conoscerne il sapore,
e capire che anima ho nel cuore.
Vorrei però afferrar l’alba per fuggire dall’insonnia
e vedere il sole che asciuga le lacrime di tutti,
senza un inizio, senza una fine, sempre.
E’ lì, è con lei che,
cavalcando il tempo come un puledro che corre nel
vento,
leggera una creatura si insinua nel mio buio,
ed entra nello scrigno di questa sera
per proteggermi:
dalla disperata solitudine,
dal pozzo infinito del mistero,
dalle tante lacrime del cielo.
E mi dona, tra una sua carezza e l’altra, l’eternità.
Si chiama Pantelleria, questa mia realtà.